Replica dell'Ambasciata della Federazione Russa in Italia in relazione alla pubblicazione sul quotidiano «La Repubblica» del 6 aprile 2019 dell'articolo «Russia. Una grande rete per manovrare i partiti nell’Unione Europea»
Caro Direttore,
nell'articolo del 6 aprile di Claudio Gatti su un presunto “piano per la costruzione di una rete di sostegno politico alla Russia nei paesi UE”, si afferma che tale documento sarebbe stato redatto e inviato nell’aprile del 2017 per mezzo di “posta elettronica” ordinaria dal supposto assistente di un deputato della Duma di Stato della Russia.
La Camera Bassa del Parlamento Russo conta 450 deputati, ciascuno dei quali può avere fino a sette assistenti. È evidente che dal punto di vista della formazione della politica estera russa, in particolare nei confronti dell’Italia, non ha nessun valore cosa, a chi, a nome di chi abbia potuto scrivere, per giunta via mail, una di queste due-tremila persone due anni fa. Provi a immaginare quali seri equivoci potrebbero nascere se noi, a nostra volta, tentassimo di suscitare scalpore intorno a singole dichiarazioni sulla Russia pronunciate da alcuni parlamentari italiani o addirittura da loro assistenti.
Consigliamo all’autore di guardare non a una corrispondenza personale intercettata, ma alla posizione ufficiale dei vertici russi che non nascondono affatto la loro aspirazione a sviluppare relazioni reciprocamente vantaggiose con l’Italia, uno dei nostri partner prioritari in Europa.
Tentativi di attribuire al nostro paese interferenze negli affari interni italiani sono assolutamente infondati e controproducenti. Abbiamo relazioni con quelle forze politiche che godono del sostegno degli elettori italiani, con quel governo che è stato eletto dal popolo, tanto più che la linea di ampliamento del dialogo e di sviluppo della cooperazione reciprocamente vantaggiosa con la Russia gode in Italia di un ampio consenso all’interno della società e dei diversi partiti.
Proprio in questo spirito è in preparazione la visita quest’anno in Italia del Presidente della Federazione Russa Putin.
E dunque le speculazioni in merito a una supposta "documentata collusione politica" sono arbitrarie.
L’Ambasciata della Federazione Russa in Italia